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Il Desert Endurance Motorsport alla Dakar

Il Desert Endurance Motorsport alla Dakar

Il nostro amico Beppe Simonato parteciperà al rally-raid più famoso del mondo alla guida di un bel musone IVECO ANW 150-16
Da tre anni è stata introdotta alla Dakar la categoria Classic Vehicle, aperta a tutti i veicoli che hanno preso parte al rally raid tra il 1980 e il 2000. Dopo i primi 25 veicoli iscritti nel 2021, l’iniziativa ha avuto talmente successo che nel 2022 sulla griglia di partenza, per la categoria Classic, se ne sono presentati 150. Quest’anno sulla griglia di partenza che avverrà al Sea Camp sul Mar Rosso di veicoli iscritti alla Classic se ne presenteranno poco meno di 100. Fra questi un team italiano composto da due Fiat Panda 4×4 (primi anni ’90), un truck IVECO 80-17 ex Vigili del Fuoco ed un musone IVECO-MAGIRUS ANW 150-16 del team Desert Endurance Motorsport.

 

Beppe Simonato (lo ricordiamo alla Dakar del 2021 con il Tekne Graelion) ha partecipato ad una 10na di Dakar sin dalla metà degli anni ’90, ricoprendo vari ruoli, da pilota concorrente a team manager a pilota di camion assistenza. Quest’anno, per il team Desert Endurance Motorsport, riveste un doppio ruolo: consulente di rally-raid e pilota.

 “Questo progetto è nato da un incontro quasi fortuito tra me, Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio, titolari del team, nonché esperti di comunicazione e marketing nell’ambito del motorismo storico europeo – racconta Beppe – Si era appena conclusa la Dakar 2022. Ermanno e Nunzia mi contattarono, in qualità di esperto dakariano, per formare un team di veicoli storici per partecipare alla Dakar 2023. Già esperti di MilleMiglia e altri importanti eventi motoristici vintage, Ermanno e Nunzia avevano voglia di cimentarsi nel Rally-Raid più famoso del mondo. Così è partita l’avventura.”

 

I veicoli

La prima cosa da fare era procurarsi i mezzi spiega Beppe: “Inizialmente si era pensato ad una squadra con cinque o sei auto e due camion, ma la gestione sarebbe diventata estremamente complicata e onerosa, così abbiamo contenuto a due il numero delle auto. Per quest’ultime la scelta è ricaduta sulle simpaticissime Fiat Panda 4×4, anni ’90, piccole utilitarie dalle caratteristiche off-road di tutto rispetto. Basti pensare che non esiste paesino montanaro italiano, dalle Alpi agli Appennini, dove non se ne trovi almeno una. Queste ultime, custodite gelosamente dai legittimi proprietari. Quindi siamo stati fortunati a trovarne due in buone condizioni che abbiamo affidato alle sapienti mani dei preparatori delle Officine Bontà di Viterbo, specializzati in auto storiche da competizione.”

 

I camion
“Per quello che riguarda i camion – spiega Beppe – la scelta è ricaduta su due veicoli utilizzati nell’allora Parigi-Dakar a cavallo degli anni ’80 – ’90: un Fiat IVECO 80-17 4×4 ed un “musone” Magirus-IVECO ANW 150-16 4×4. Il primo è un ex autopompa dei Vigili del Fuoco, mentre il secondo, di provenienza tedesca, è stato reimmatricolato in Italia nel 1996.”

I truck sono stati affidati a due diversi preparatori: il Fiat IVECO 80-17 alle Officine Meccaniche Poggino di Viterbo ed il Magirus-IVECO all’officina della concessionaria IVECO, Strappini, di Viterbo. Entrambi i veicoli sono stati smontati fino a telaio e completamente revisionati.

Le cabine sono state dotate di roll-cage e sedili da corsa con cinture a quattro punti. Ogni cabina dispone, come da regolamento Dakar, di tre posti: pilota, navigatore e meccanico. I motori sono stati revisionati e potenziati così come l’impianto frenante e la trasmissione integrale. Le sospensioni sono state rialzate e modificate con l’adozione di speciali ammortizzatori off-road. Entrambi i camion dispongono di pneumatici Goodyear off-road 395/85 R 20. L’allestimento dei veicoli prevede un cassone telonato dove verranno caricati tutti i ricambi necessari alla corsa e le ruote di scorta dei camion.

“Agile, veloce e di dimensioni contenute l’80-17 con numero di gara #912, verrà affidato ad un equipaggio che per la prima volta affronta la Dakar, formato da: Stefano Brendolan, pilota, Marco Corbetta, navigatore, Vincenzo Mussetto, meccanico – evidenzia Beppe – Mentre il “musone” con numero di gara #913, più pensante richiede più esperienza ed affidato al mio equipaggio formato da me alla guida e da Nunzia Del Gaudio come navigatrice e Andrea Cadei come meccanico.”   

 

 

Le Panda
Una volta in officina le Panda sono state completamente smontate. La scocca è stata rinforzata nei punti nevralgici. L’assetto è stato rialzato e adattato all’utilizzo estremo che se ne farà in gara con molle e ammortizzatori speciali. Ovviamente è stato rivisto e potenziato anche l’impianto frenante per l’utilizzo racing. Internamente è stata montata una roll-cage specifica, sedili da gara con cinture a sei punti, impianto di estinzione e strumentazione rallystica per la navigazione. Un grosso serbatoio supplementare per la benzina occupa gran parte dello spazio posteriore assieme a due ruote di scorta e attrezzi. Il bocchettone per il rifornimento è stato posizionato nella parte alta posteriore destra della vettura. I motori da 1.000 cc sono stati sostituiti con due da 1.200 cc della Fiat Punto, che opportunamente preparati, ora sono in grado di erogare ben 100 CV. Dei vistosi snorkel spuntano dai cofani anteriori per alimentare d’aria il carburatore. Fari supplementari, paraurti rinforzati, piastra paracoppa e griglie proteggi fari completano l’allestimento racing. Pneumatici Goodyear off-road 165/75 R rivestono cerchi in ferro da 14” dipinti di arancione.

 

“Le Fiat Panda 4×4 verranno condotte in gara da: Marco Leva, pilota, e Alexia Giugni, copilota, con la vettura con numero di gara #764; Francesco Guasti, pilota, e Alessandro Guasti, copilota, con la vettura con numero di gara #763 – dice Beppe – tutti quanti alla loro prima esperienza alla Dakar.”    

Le fasi di pre-gara
“I veicoli, a fine preparazione, sono stati collaudati a inizio novembre presso il circuito offroad del Monte Cappuccio, sopra Varano De Melegari – spiega Beppe – Dopo le prime verifiche in Francia, a Le Castellet, abbiamo imbarcato i mezzi al porto di Marsiglia per inviarli in Arabia Saudita dove arriveranno il 23 dicembre. Poi noi tutti, con 15 aerei charter, da 5 diversi aereoporti europei dal 27 al 29 raggiungeremo i veicoli e poi il sea Camp a Yambu dove, il 31 dicembre, prenderà il via la grande avventura!”

 

 

Articolo completo su: https://www.camionefurgonimag.com/il-desert-endurance-motorsport-alla-dakar/

 

 

 

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